martedì 23 febbraio 2010
mercoledì 27 gennaio 2010
Haiti, Berlusconi stoppa Bertolaso. Sfogo della Clinton: Ferita da accuse
A parte la venialita' del tema, rimango sempre piu perplesso dal linguaggio della stampa italiana.
Fosse per me il verbo "stoppare" lo limiteri alla pagina dello sport. Lo ha stoppato... in maiera pulita? certo che e' proprio un terzinaccio il Berlusca!
E la Clinton, si sfoga? immagino... avra' fatto una scenata. d'altronde e' donna pure lei, che ci vuoi fare.
m.
lunedì 25 gennaio 2010
La Cina cresce troppo rapida?
2 - La Cina detiene buona parte del debito pubblico americano. In altre parole la Cina sta finanziando l'america. Gia da tempo gli americani sostengono che lo yuan sia tenuto artificialmente basso rispetto al dollaro e spingono per una rivalutazione. Lo yuan basso rispetto al dollaro significa per i cinesi maggior cometitivita nell'esportazione e ritorni maggiori dal credito in dollari.
3. il Pil pro capite cinece e' circa $5000 e quello americano e' circa $40000
Mentre pechino registra la temperatura piu' bassa degli ultimi 59 anni, l'economia cinese e' in fiamme. Dati del 21 gennaio indicano una crescita del PIL reale del 10.7% rispetto all'ulimo quadrimestre dell'anno passato. Sotto la spinta dei sussidi statali e dai tagli alle tasse sui beni mobili, la produzione industriale e' aumentata del 18.5% rispetto al dicembre scorso e le vendite al dettaglio del 17.5%. In termini reali l'ultimo anno ha resitrato la il piu grande aumento delle vendite al dettaglio degli ultimi 20 anni.
Fino all'anno scorso la preoccupazione maggiore degli economisti era la prospettiva di disoccupazione e deflazione. Ora il rischio e' che l'economia cinese si surriscaldi e cominci a generare inflazione. L'indice annuale dei prezzi al consumatore ha registrato in dicembre un aumento dell'1.9%, un cambio piuttosto drastico rispetto al -1.8% registrato a luglio.
Se le risorse diminuiscono troppo rapidamente, allora la straordinariamente rapida crescita della diponibilita di credito e contante dell'ultimo anno potrebbe diventare inflazionaria. La crescita del credito alle banche si e' ridotta fino al 32% dal dicembre scorso, ma e' acora troppo rapida. La banca centrale ha comiciato ad aumentare le riserve minime obbligatorie per ridurre la liquidita' in circolazione ed e' stato ordinato ad alcune banche di ridurre l'emissione di credito. E' improbablile che la banca centrale alzi il tasso di interesse ufficiale finche' l'inflazione rimane al di sotto del 3%, ma l'inflazione potrebbe sforare il tetto del 3% entro febbraio.
Fonte: The economist
Trovate qui l'articolo originale
lunedì 11 gennaio 2010
Immigrazione
Indimente segnala una nuova presentazione del gruppo quattrogatti sul tema dell'immigrazione.
Intitolato Immigrazione: Risorsa o minaccia. Affronta il tema in maniera semplice ma con rigore analitico e senza pregiudizi. La trovate qui.
Al lato, un manifesto elettorale ticinese di qualche anno fa.
sabato 19 dicembre 2009
Intervista a Papaconstantiou
Indimente segnala l'intervista del Financial Times al ministro dell'economia greco Georgios Papacostantinou,
venerdì 18 dicembre 2009
Ammortizzatori sociali.
Indimente segnala una questa presentazione sulla struttura degli ammotizzatori sociali in italia (link) a cura di quattrogatti.
giovedì 10 dicembre 2009
FOC - Flag of convenience
Piu' del 80% del commercio mondiale viaggia per nave. Il Giappone e la Grecia da soli coprono piu' del 30% del tonnellagio mondiale traportato ma raramente le loro navi sventolano bandiera nazionale, preferendo piuttosto "bandiere di comodo". Panama per il Giappone, e Malta e Cipro per la Grecia. Molte navi tedesche invece navigano sotto bandiera liberiana.
Sono solo 15 i paesi che detengono l' 80% delle navi da cargo, ed il tonnellaggio mondiale trasportato e' cresiuto del 6% nel 2008 con l'arrivo delle navi comprate prima della crisi.
Tradotto da: The Economist. Leggi l' articolo originale.
Piu o meno tutti conoscono il concetto di bandiera di comodo. M quando ho letto questo articolo mi sono venute in mente due cose.
Primo ed ovvio, forse tanto ovvio da non essere venuto in mente a chi scrive. Basta uno sguardo al grafico per rendersi conto che molte piu tonnellate di merce sono trasportate sotto bandiere di comodo che sotto bandiere nazionali.
E secondo, Preche'? E la risposta e' abbastanza semplice. L'armatore risparmia sulle tasse, sul personale (in nero o non sindacalizato) e gode di controlli e standard di sicurezza ed ambientali molto piu laschi. Il paese di comodo guadagna e basta, tanto che paesi senza porto, come la Mongolia e la Bolivia hanno iniziato ad offrire bandiera. (leggete qui).
Chi ci perde? il resto del mondo. Navi sotto bandiere di comodo sono note per la poco e mala manutenzione - pensate alle petroliere - per pescare di frodo in acque territoriali di paesi senza guardia costiera, trasportare merci illegali etc etc, insomma per fare tutto cio' che uno farebbe con controlli molto laschi.
lunedì 7 dicembre 2009
Il nostro Premier preferito
Our Favourire Prime Minister
Time to say Addio
E' stata una setiimana difficile per Silvio Berlusconi, anche secondo i suoi standard. Un tribunale ha richiesto la sua presenza in aula riguardo una grossa multa alla sua societa' Fininvest per l'aquisto della Mondadori. Sua moglie, Veronica, e' in caccia di un maxi compenso nel processo per il divorzio. Il suo processo per corruzione del avvocato inglese David Mills e' stato riesumato dopo l'abolizione della legge sulla sua immunita'. Girano nuove accuse riguardo vecchie connessioni mafiosi. Roma ospitara' questo finesettimana il "No Berlusconi Day". Mr Berlusconi, maestro in sopravvivenza politica, sembra comiciare ad essere in difficolta'.
L'opinione dell'Economist su Mr Berlusconi e' rimasta immutata negli anni. L'Economist ha criticato il suo debutto politico nel 1993 - 94, ha consigliato agli italiani di dire "Bssta!" al governo Berlusconi nel 2006 e li ha spinti a sostenere il suo oppositore di centro-sinistra a marzo del 2008. Nonostante cio', l'Economist e' rimasto cautamente in disparte rispetto al vasto numero di scandali a fondo sessuale che hanno sommerso il Premier 73-enne quest'anno. L'Economist preferisce giudicare Berlusconi in base a due criteri piu concreti:
(i) il conflitto di interessi tra i suoi impegni politici ed i suoi affari personali, e (ii) la performance del suo governo.
Lo svolgersi degli eventi della settimana scorsa ha messo in pessima luce il primo: la ripresa
di vari processi aventi lui o suoi associati come parti in causa, oltre ad una serie di problemi finanziari e legali, stanno distraendo lui ed il suo governo dalle loro responsabilita' con danni visibili.
La crisi finanziaria ha spostato il focus dell'attenzione dai probelmi economici di cui l'Itlaia soffre all'emergenza di paesi come la Grecia. Tuttavia, nonostante la rigogliosa crescita delle piccole industrie del nord, il paese intero sta rimanendo seriamente indietro. Tra Settembre 2008 e Settembre 2009 la riduzione del PIL e stata maggiore rispetto alla media europea e
le proiezioni indicano un crollo del 5% a chiusura del 2009. Un crollo pari a qualunque altro grande stato europeo.
La risposta del governo Berlusconi alla crisi e' stata lenta in maniera allarmante. Il premier ha negato a lungo la possibilita' che l'Italia cadesse in recessione ed ha usato il povero stato delle finanze italiane come scusa per le ridotte dimensioni dello stimolo fiscale in italia rispetto ad altri grandi paesi. Al cntrario di altri piu' coraggiosi leader politici, non ha promosso le riforme economiche necessarie a rilanciare l'economia del paese che e' crollata nettamente rispetto alla Germania. L'Italia e' un paese che rimane eccessivamente regolato e si presenta male nelle graduatorie internazionali rispetto alla facilita di fare affari e negli indici internazionali sulla corruzione e di investimenti nell'istruzione e nella ricerca.
Nel suo terzo governo Mr Berlusconi ha messo in atto una politica estera eccentrica e disallineata con quella degli alleati occidentali. Si e' avvicinato a alla russia di Putin ed alla Libia di Gheddafi seguendo interessi energetici itlaiani (e questa settimana e' andato in Bielorussia a farsi amico un'altro dittatore, Alyaksandr Lukashenka). Sotto il governo Berlusconi, in somma, l'Italia continua a tirare colpi bassi all'Unione Europea ed al resto del mondo.
Vai Silvio, vai
In parte grazie alle sue macchinazioni, non emerge un chiaro sucessore nel caso Berlusconi cadesse. Alcuni fedeli preferiscono rimanere al suo fianco sostenendo che l'alternativa sarebe il caos. Tuttavia l'Italia disponi di alcuni potenziali leader: Gianfranco Fini, nel suo partito, ha apertamente cercato di far cadere Mr Berlusconi; Pier Ferdinando Casini, al centro,
che si e' tenuto a dovuta distanza dal terzo governo Berlusconi; e perfino il nuovo leader di centro sinistra, Pierluigi Bersani, che ha spinto le riforme sotto il governo Prodi.
Dovesse Berlusconi cadere e' certo che uno di loro si farebe avanti. Chiunque esso sia, potrebbe addirittura portare a termine la trasformazione del paese che Berlusconi interruppe scendendo in campo negli anni 90.
L'Italia si troverebbe in una situazione molto migliore se il cavaliere ora cavalcasse fouro di scena.
Traduzione Indimente da The Economist.
Testo Originale.
venerdì 20 novembre 2009
Il diritto di leggere
Richard Stallman . è uno dei padri fondatori del pensiero del software libero. Una decina di anni fa scrisse questa piccola storiella per fa capire il senso di una battaglia per la condivisione gratuita del sapere. La traduzione, parzialmente fatta da Indimente, vuole essere un incipit per approfondire, regolarmente, vari aspetti di questo tema.
"Per Dan Halbert la strada per Tycho iniziò in college, quando Lissa Lenz gli chiese in prestito il computer. Il suo si era rotto e, se non fosse riuscita a trovarne un altro, avrebbe sicuramente mancato la scadenza per il suo progetto. Non c'era nessuno al quale avrebbe osato chiedere questo, tranne Dan. Questa richiesta creò a Dan un forte dilemma. Doveva aiutarla - ma se le avesse prestato il suo computer, lei avrebbe potuto leggere i suoi libri. Apparte il fatto che si può andare in prigione per molti anni per una cosa del genere, la stessa idea lo straniva. Come a tutti gli era stato insegnato che condividere libri era peccaminoso e sbagliato - qualcosa che solo i pirati avrebbero fatto. Non c'erano neanche troppi dubbi sul fatto che la SPA - Software Protection Authority - li avrebbe intercettati e catturati. Nella sua classe di programmazione Dan aveva imparato che ogni libro aveva un software spia che segnalava alla Central Licensing dove e quando questo veniva letto, e da chi. ( Queste informazioni venivano usate per catturare i pirati, ma anche per vendere alle grandi compagnie le informazioni sugli interessi di ogni singolo lettore). Appena il suo computer si fosse connesso alla rete, la Central Licensing l'avrebbe scoperto e l'avrebbe punito, come proprietario del computer, per non aver fatto di tutto per evitare il crimine. Ovviamente Lissa non voleva necessariamente leggere i suoi libri. Probabilmente voleva davvero il computere solo per scrivere la sua relazione. Ma Dan sapeva che lei veniva da una famiglia della middle-class e che poteva a malapena permettersi le lezioni e le percentuali da pagare per ogni lettura. Capiva perfettamente la situazione; lui stesso aveva dovuto accedere ad un prestito per pagare tutti gli studi di ricerca che aveva letto. ( Il dieci per cento di queste royalties andavi agli autori; poichè Dan mirava ad una carriera accademica, poteva sperare di poter ripagare il prestito con i diritti derivanti dagli studi che avrebbe pubblicato, se fossero stati frequentamente citati). Più in la nel tempo Dan avrebbe imparato che c'era un'epoca nella quale chiunque poteva andare in biblioteca e leggere articoli di giornale, addirittura libri, senza pagare. C'erano professori indipendenti che leggevano migliaia di pagine senza dover accedere ai fondi di sostegno del governo. Ma negli anni novanta sia i giornali commerciali che quelli non-profit hanno iniziato a richiedere una piccola tariffa per essere letti nelle biblioteche. Nel 2047 le librerie che offrivano letture gratis erano già una flebile memoria.
© 1996 Richard Stallman. La copia testuale e la traduzione di questo articolo nella sua totalità sono permesse, con qualsiasi mezzo, a condizione che venga citata la presente nota.