mercoledì 27 gennaio 2010
Haiti, Berlusconi stoppa Bertolaso. Sfogo della Clinton: Ferita da accuse
A parte la venialita' del tema, rimango sempre piu perplesso dal linguaggio della stampa italiana.
Fosse per me il verbo "stoppare" lo limiteri alla pagina dello sport. Lo ha stoppato... in maiera pulita? certo che e' proprio un terzinaccio il Berlusca!
E la Clinton, si sfoga? immagino... avra' fatto una scenata. d'altronde e' donna pure lei, che ci vuoi fare.
m.
lunedì 25 gennaio 2010
La Cina cresce troppo rapida?
2 - La Cina detiene buona parte del debito pubblico americano. In altre parole la Cina sta finanziando l'america. Gia da tempo gli americani sostengono che lo yuan sia tenuto artificialmente basso rispetto al dollaro e spingono per una rivalutazione. Lo yuan basso rispetto al dollaro significa per i cinesi maggior cometitivita nell'esportazione e ritorni maggiori dal credito in dollari.
3. il Pil pro capite cinece e' circa $5000 e quello americano e' circa $40000
Mentre pechino registra la temperatura piu' bassa degli ultimi 59 anni, l'economia cinese e' in fiamme. Dati del 21 gennaio indicano una crescita del PIL reale del 10.7% rispetto all'ulimo quadrimestre dell'anno passato. Sotto la spinta dei sussidi statali e dai tagli alle tasse sui beni mobili, la produzione industriale e' aumentata del 18.5% rispetto al dicembre scorso e le vendite al dettaglio del 17.5%. In termini reali l'ultimo anno ha resitrato la il piu grande aumento delle vendite al dettaglio degli ultimi 20 anni.
Fino all'anno scorso la preoccupazione maggiore degli economisti era la prospettiva di disoccupazione e deflazione. Ora il rischio e' che l'economia cinese si surriscaldi e cominci a generare inflazione. L'indice annuale dei prezzi al consumatore ha registrato in dicembre un aumento dell'1.9%, un cambio piuttosto drastico rispetto al -1.8% registrato a luglio.
Se le risorse diminuiscono troppo rapidamente, allora la straordinariamente rapida crescita della diponibilita di credito e contante dell'ultimo anno potrebbe diventare inflazionaria. La crescita del credito alle banche si e' ridotta fino al 32% dal dicembre scorso, ma e' acora troppo rapida. La banca centrale ha comiciato ad aumentare le riserve minime obbligatorie per ridurre la liquidita' in circolazione ed e' stato ordinato ad alcune banche di ridurre l'emissione di credito. E' improbablile che la banca centrale alzi il tasso di interesse ufficiale finche' l'inflazione rimane al di sotto del 3%, ma l'inflazione potrebbe sforare il tetto del 3% entro febbraio.
Fonte: The economist
Trovate qui l'articolo originale
lunedì 11 gennaio 2010
Immigrazione
Indimente segnala una nuova presentazione del gruppo quattrogatti sul tema dell'immigrazione.
Intitolato Immigrazione: Risorsa o minaccia. Affronta il tema in maniera semplice ma con rigore analitico e senza pregiudizi. La trovate qui.
Al lato, un manifesto elettorale ticinese di qualche anno fa.